Il Pd di Milano ha organizzato il 2 febbraio 2020 una iniziativa di solidarietà e di vicinanza alla comunità cinese, radunando dirigenti locali e militanti, consiglieri e assessori di zona: una visita al centro culturale, una passeggiata da via Canonica a viale Montello, passando per il cuore di Chinatown, via Paolo Sarpi. Contro il pregiudizio e le psicosi da coronavirus si sono radunati dirigenti locali e militanti, consiglieri e assessori di zona, dal sottosegretario all’Interno Matteo Mauri alla segretaria metropolitana Silvia Roggiani.
Ad accoglierli Francesco Wu, anima della comunità e titolare di Ramen a mano:
“Qualcuno ci vuole vedere come untori, come si faceva ai tempi di Manzoni, nessuno di noi lo è”.
Mauri:
“Essere qui è un gesto politico, è dare un segno di vita. È importante non cedere all’emotività del momento, ragioniamo tutti con buonsenso, da buoni cittadini”.
“A Milano le presenze nei ristoranti cinesi sono calate del 50 per cento – ricorda Stephane Hu, attuale presidente di Uniic, l’associazione delle imprese dei cinesi di seconda generazione – leggo e mi segnalano episodi quotidiani di razzismo, come alla scuola di via Giusti, dove diversi genitori italiani stanno scrivendo nelle chat di classe che ritireranno i loro figli, che non si sentono sicuri”. Alessandro Giungi, consigliere comunale tra gli organizzatori della serata, tributa il suo “dispiacere per tutto quello che la comunità sta subendo”.
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